La Disciplina
La Graphic Medicine è la branca della medicina narrativa che esplora e supporta “l’interazione tra il mezzo espressivo del fumetto e il dibattito sulla salute”.
Possiamo parlare di Graphic Medicine per tutte le storie a fumetti che trattino i temi della malattia, della disabilità e del rapporto tra pazienti e professionisti sanitari. Fino all’affermazione del Graphic Novel, questi argomenti erano una rarità per la scena fumettistica: tra gli Anni ’70 e il Nuovo millennio, le opere di medicina narrativa a fumetti si contano sulle dita di una mano. A partire dalla fine degli Anni ’90, tuttavia, il filone si è fatto sempre più cospicuo, fino a generare una ricca bibliografia e un dibattito sempre più ampio, stimolante e costruttivo. Accanto ai Maestri della Nona arte, è emersa una nuova generazione di sceneggiatori, disegnatori, autori completi, critici e appassionati cresciuti in ambito ospedaliero o accademico: specialisti, ricercatori o semplici malati, disposti a fissare su carta le proprie storie di malattia e salute. Narrazioni dal valore unico, dotate di grandi potenzialità anche nell’ambito del rapporto Medico/Paziente: attraverso la fruizione di un fumetto sulla malattia, infatti, ricercatori e specialisti possono empatizzare con maggior facilità con il paziente, comprendere meglio il corso di una patologia attraverso il punto di vista di quest’ultimo o accedere a “confessioni” che il narratore faticherebbe a esprimere in un colloquio, ma che in un racconto trovano forma e vita “diaristica”. Allo stesso tempo, grazie alla lettura di queste opere, pazienti e caregiver possono trovare un sollievo e una condivisione della stessa esperienza, arrivando ad uscire dalla condizione di solitudine che spesso malattia e disabilità comportano.
La definizione e il sito web Graphicmedicine.org sono nati nel 2007 grazie all’intuizione del medico, disegnatore e sceneggiatore Dr. Ian Williams, autore dei romanzi grafici “The Bad Doctor” e “The Lady Doctor”. Nel corso del tempo, a questo primo nucleo si sono aggiunti autori e ricercatori provenienti dalla Gran Bretagna, dagli Stati Uniti e dal Canada, fino alla fondazione nel 2019 del Graphic Medicine International Collective, gruppo interdisciplinare di cultori della materia attivo in UK, USA, Canada, Spagna, Giappone, ora anche in Italia.
Obiettivo: guidare e supportare l’uso dei fumetti in ambito sanitario.