Lo Staff del sito e dell’Associazione
Stefano Ratti
Presidente
Nato a Bologna nel 1991, Stefano Ratti è medico e professore di Anatomia Umana presso l’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna. Studia i meccanismi cellulari e molecolari di malattie rare in campo neurodegenerativo, oncologico, cardiovascolare e muscolo-scheletrico e lo sviluppo di tecnologie mediche di precisione dalla robotica alla realtà aumentata e all’intelligenza artificiale a partire dall’anatomia umana con collaborazioni scientifiche internazionali. Lavora presso il Centro di Anatomia Clinica Chirurgica Sperimentale e Molecolare, Centro di riferimento nazionale per la donazione del corpo, e si dedica inoltre alla formazione di giovani medici con modalità didattiche innovative che integrino ricerca e formazione in maniera sinergica. L’ingresso della Graphic Medicine nelle aule universitarie italiane è avvenuto grazie alla collaborazione con Veronica Moretti, Alice Scavarda, Michael G. Green e Shelley Wall per riflettere con gli studenti di Medicina e Chirurgia sulle potenzialità del fumetto nel contesto della sensibilizzazione della donazione del corpo post-mortem ai fini di studio e di scienza, gesto filantropico fondamentale per una formazione medica di eccellenza e una ricerca biomedica di avanguardia che garantisca un’adeguata assistenza medico-sanitaria.
Veronica Moretti
Vicepresidente
Nasce ad Arezzo nel 1988 ma viene presto adottata dall’Emilia-Romagna in cui lavora come ricercatrice presso l’Università di Bologna. Sociologa di formazione, Veronica è appassionata di metodi innovativi nello studio della salute e svolge le sue ricerche con un piede in Italia e l’altro negli Stati Uniti, dove da tempo sono stato implementati corsi creativi per gli studenti di medicina. L’incontro con la Graphic Medicine avviene, come in tutte le storie più felici, in modo casuale, ma ben presto si radica in molti dei suoi lavori: articoli scientifici, corsi professionalizzanti, summer school per studenti e studentesse e iniziative culturali. Tutte attività accomunate da una sola missione: includere lo studio dei fumetti all’interno di un più ampio dibattito scientifico e offrire una “rottura a colori” rispetto all’isolamento che spesso una malattia comporta per il soggetto che ne è abitato, per i caregiver e per i professionisti sanitari.
Andrea Voglino
Segretario
Nato a Milano, Andrea Voglino debutta negli Anni ’90 su varie testate a fumetti Rizzoli e Glénat Italia come assistente del traduttore ed editor Enzo G. Baldoni. Nel corso del tempo collabora con numerose pubblicazioni legate al mondo Warner Bros. e Disney in qualità di traduttore, redattore e sceneggiatore. Dal 2006 scrive di fumetti per il quotidiano nazionale “il manifesto”, per cui dal 2018 ha curato la direzione artistica del supplemento a fumetti Alias Comics, e con la rubrica “Tempo reale” per lo storico mensile di critica fumettistica “Fumo di China”. È stato collaboratore e ospite fisso di “Avamposto 31”, il programma sull’immagine disegnata in onda sul canale CulturaPopITA di Twitch. Ha curato story editing e dialoghi dello special Tv in animazione “AcquaTeam-Missione Mare” per GraFFiti Creative/Rai Kids e per “Le canzoni animate de Lo Zecchino d’Oro” di Antoniano/Rai Kids. È docente di sceneggiatura per l’animazione presso la Scuola Internazionale di Comics di Milano. Ha sceneggiato “ZetacomeZombie” per Saldapress, “Martin Mystère”, “Martin Mystère – Le nuove avventure a colori” e “LeStorie” per Sergio Bonelli Editore. Al suo attivo i romanzi grafici “Diego Rivera – L’arte, l’amore, la furia” per Centauria e “Un nido di nebbia” per Tunué, disegnati rispettivamente da Luca Bertelè e Ariel Vittori, con cui ha realizzato anche i progetti di Graphic Medicine “Maniblù” e “I Nuovi Noi”.
Alice Scavarda
Membro fondatore
Nata a Ivrea (TO) nel 1985, come tutti i piemontesi “bogia nen” vive e lavora nella sua città natale, come assegnista di ricerca presso l’Università di Torino. Di formazione sociologa, fin dall’infanzia appassionata di letteratura (nonché di cinema, fotografia e teatro) ha cercato di coniugare le sue passioni e il lavoro scientifico, sviluppando metodi creativi nelle esperienze di ricerca e formazione nelle quali è stata coinvolta. Inoltre, occupandosi di disabilità, malattia cronica e invecchiamento, è andata alla ricerca di strumenti capaci di coinvolgere e comunicare in modo più ampio possibile. Fumetti e Graphic Novel da un lato rappresentano una felice sintesi di alcuni dei suoi interessi principali, grazie alla combinazione di immagini e testo, e dall’altro costituiscono strumenti comunicativi, formativi e di ricerca efficaci e inclusivi. L’incontro con la Graphic Medicine le ha aperto nuovi orizzonti di studio e di approfondimento, che sta mettendo a frutto in alcune indagini nazionali e internazionali.
Manuel Masini
Membro fondatore
Nato a Reggio Emilia nel 1984, da sempre lettore onnivoro, trova nel fumetto la sintesi perfetta tra le sue passioni, ovvero il disegno e raccontare storie. Educatore da 15 anni nella sua città natale, è sempre alla ricerca di nuovi linguaggi e forme espressive per entrare in relazione con i ragazzi che incontra nei servizi e progetti in cui lavora. Libraio part time, si occupa di albi illustrati e letteratura per bambini e ragazzi. Attivista e animatore in diverse associazioni promotrici di diritti umani, giustizia e legalità, ha fatto del disegno una delle sue modalità di impegno e denuncia, con illustrazioni per locandine, spettacoli teatrali e autoproduzioni. Si è avvicinato alla Graphic Medicine grazie a Giulia, amica ostetrica, con cui ha realizzato alcune storie divulgative e informative sulla gravidanza consapevole.
Martina Follador
Social Media Manager
Nata a Carate Brianza nel 1999, Martina Follador è una giovane autrice ed illustratrice brianzola. Disegna da quando ha imparato ad impugnare una matita e, tra una “schiscetta” e l’altra, si appassiona fin da piccola al mondo della medicina. Coltiva molti interessi, tra cui la lettura, la scrittura, la danza, i bambini e la natura. Il suo progetto d’esordio è un manuale divulgativo a fumetti sulla celiachia, intitolato “Manuale di sopravvivenza per celiaci”, realizzato in collaborazione con AIC Lombardia Onlus. L’incontro con la Graphic Medicine avviene proprio durante la realizzazione di questo fumetto, nato per coniugare medicina e tematiche sociali attraverso il disegno. Il fumetto le permette di volare a Barcellona, dove lavora come illustratrice per bambini e insegnante di lingue in una scuola di inglese. La passione per i bambini e per la cura dell’altro la porta a specializzarsi in arteterapia e a cercare connessioni sempre nuove, mescolando i suoi innumerevoli interessi e dando voce a tematiche importanti attraverso il linguaggio illustrato.
Carolina Mancuso
Social Media Manager
Nasce a Bologna alla fine del 2000, e dopo gli studi umanistici delle superiori si trova un po’ per caso nella facoltà universitaria di infermieristica. Qui riesce a concretizzare al meglio la voglia di aiutare gli altri e continua a sviluppare la capacità di “problem solving” che la contraddistingue. Il percorso poi si rileva più interessante del previsto quando arriva il contatto con la Graphic Medicine, un mezzo attraverso cui mettere in atto un’assistenza sanitaria diversa dal solito, che fosse capace di raggiungere tutti. Dalle lezioni di sociologia sanitaria della Dott.ssa Moretti nasce l’idea per un progetto di tesi che si conclude con l’elaborazione di una raccolta di storie in merito all’aborto spontaneo, che prenderà parte anche alla mostra “Arte e Salute” di Forlì (2023). Sulla scia della prima laurea Carolina continua gli studi nella facoltà di ostetricia, dove percepisce di realizzarsi sempre di più. Interessata a danza, cinema e teatro, continua gli studi e affianca il team di Graphic Medicine Italia sostenendo che “Finchè non si racconta, nessuna storia esiste. Finchè non si condivide, ogni persona è a sé. Per creare una rete di supporto bisogna iniziare con un primo filo, e questo è il mio. Condividere aiuta”.
Rebecca Cazzato Lombardi
Contributor
Nata nel 1992 a Chiavenna (SO) ma per ¼ di origini salentine, si diploma al Liceo Artistico per poi proseguire gli studi alla facoltà di Lingue e Letterature Straniere della Statale di Milano. Dopo una prima tesi sulla rappresentazione della dittatura salazarista nel fumetto e un Erasmus a Lisbona, si specializza con una ricerca sulla storia del fumetto mozambicano. Al momento lavora in una clinica veterinaria tra Bergamo e Brescia ma fantastica di riprendere gli studi per diventare tecnico di radiologia.
Figlia di una psicologa e nipote di un medico, l’ambito sanitario ha sempre fatto parte della sua vita, per qualche anno anche in prima persona come volontaria di Croce Rossa. Incuriosita fin dall’adolescenza da racconti di medici e pazienti, non si ricorda di preciso quando ha cominciato a leggere fumetti sull’argomento. Quando è venuto il suo turno di stare in un letto d’ospedale, i graphic novel che parlavano di gente come lei e del personale sanitario che la circondava sono stati di grande compagnia e conforto, e vorrebbe che lo fossero per quante più persone possibili, da entrambe le parti della relazione di cura.
Sara Vallerani
Contributor
Nata a Bologna nel 1993 ma presto trapiantata a Torino, da sempre luogo di partenze e ritorni. Dopo la triennale in Storia, la sua formazione si sposta verso la Sociologia della salute, i movimenti sociali e le forme di partecipazione e azione collettiva. Negli ultimi anni, questo interesse è diventato un lavoro e oggi continua a fare ricerca tra Ginevra, Parigi e Torino. L’incontro con la Graphic Medicine avviene durante la pandemia, nel 2021, grazie all’esperienza della Collettiva Kathe nata nel 2020 da un gruppo di persone che a vario titolo lavora nell’ambito della salute, della malattia e della partecipazione comunitaria e che ha cominciato a interrogarsi su come parlare di questi temi al di fuori delle mura accademiche e dei servizi sanitari. Il primo fumetto della Collettiva Kathe è Materia Viva e la sua pubblicazione è stata un vero e proprio colpo di fulmine. Da quel momento, i fumetti cominciano a ricoprire un ruolo sempre maggiore nelle letture e nelle riflessioni sulla salute in ragione del loro potenziale nell’ambito sociologico, didattico, metodologico e divulgativo.