“SuperSorda!”, Cece Bell, Piemme, 256 pagine a colori, € 16.50
Difficile restare impassibili di fronte alla storia di Cece. Sarà perchè a soli quattro anni la bambina/autrice perde l’udito a causa di una meningite, sarà perché i personaggi sono tutti coniglietti. Ad ogni modo SuperSorda! fa scoprire con ingenuità e colori brillanti una vita immersa nel silenzio. Cece descrive per “capitoli di infanzia” le sue diverse sensazioni e le nuove capacità scoperte con la sordità precoce. Il tutto accompagnato dal rapporto di amore/odio con il suo apparecchio acustico che riduce la disabilità della bambina – Cece riuscirà a seguire le lezioni delle maestre e le interazioni con le sue amiche) – e, al tempo stesso, la rende visibile – il dispositivo molto ingombrante spesso la fa sentire diversa e osservata. Questa storia alterna la fantasia alla realtà, dimostrando come la diversità possa diventare una risorsa, non solo per i più piccoli ma anche per un pubblico adulto. Se ancora vi state domandando il perché di questo titolo, la risposta è presto detta: SuperSorda non è altro che l’alter ego di Cece, una supereroina che roteando gli auricolari dell’apparecchio acustico come un lazo, combatte diversi nemici (compagni di classe o professori scortesi)!