Memorie dal Nord America: la cronaca della conferenza internazionale Graphic Medicine

Con affidabile puntualità, si è conclusa anche questo anno la conferenza internazionale organizzata dal Collettivo internazionale Graphic Medicine, dal titolo “Encounter and Inviation”. Dopo aver occupato i magnifici edifici nella ventosa Chicago (2022), quest’anno è toccata alla vibrante Toronto ospitare artist*, accademic*, professionist* (in più di un caso, combinando i tre ruoli in un’unica figura) che moss* dalla passione, ormai nota, per i fumetti nel racconto sanitario hanno riempito il campus della University of Toronto con le loro storie. Lo sguardo europeo si è particolarmente posato sulla decisione, per certi aspetti inedita, di ospitare keynote in grado di sensibilizzare il pubblico rispetto alla condizione di salute esperita nelle comunità native. Per fare solo alcuni nomi: Justice Seidel, Greg Spence, Rachel Corston, Mena Gewarges. Si è dunque deciso di prestare attenzione all’utilizzo della Graphic Medicine in contesti certamente meno mainstream. La conferenza è stata gestita ibridamente, tra un garantito off line e un sempre imprevedibile on line.

Un’altra novità che la conferenza del 2023 ha portato riguarda il premio annuale GMIC Awards. Quest’anno, e per la prima volta, il Collettivo Internazionale ha deciso di creare due categorie distinte: Long form e Short form.

Nella prima, vincitore di quest’anno, è Ronan and the Endless Sea of Stars. Lo sceneggiatore Rick Louis, ben coadiuvato dalla vignettista di testate quali The Wall Street Journal e The Washington Post Lara Antal, condivide la storia breve e struggente di suo figlio, Ronan, nato con la Tay-Sachs, una malattia neurologica genetica e mortale. La storia ripercorre la nascita del piccolo, la diagnosi, le tappe fondamentali raggiunte, l’impatto sul matrimonio di Louis e l’inevitabile morte di Ronan. Il graphic non risparmia il dolore di un padre alternando anche momenti di sagace ironia.

Il Collettivo durante un momento della Conference

Inoltre, i giudici hanno ritenuto che le candidature fossero così valide e il processo decisionale così impegnativo da richiedere il riconoscimento di una menzione d’onore per ogni categoria. Sempre nella categoria Long form menzioniamo: Headland, la storia romanzata di Ruth, affetta da demenza, e basata sulla nonna dell’autrice Kate Schneider.

Chi invece ha vinto nella categoria Short form è Vaccinated at the Ball, il fumetto educativo che descrive l’uso delle House Balls (in cui si riuniscono persone LGBTQ+ ispaniche, afroamericane etc.) come luogo per le vaccinazioni COVID-19. Il giornalista Josh Neufeld usa la forma del fumetto per raccontare la storia vera di uno sforzo compiuto a Chicago l’anno scorso per aumentare i tassi di vaccinazione verso alcune comunità spesso discriminate.

La novità più succosa, almeno per noi europei, alla fine: nel 2024, il Collettivo internazionale Graphic Medicine farà tappa nel Vecchio Continente, nello specifico in Irlanda. Ancora non si conosce il tema della conferenza, ma certamente ci aspettiamo una partecipazione maggiormente nutrita da parte dei peniṡolani!

Nello scatto realizzato a Kensington Market, da sinistra a destra, l’autore Matteo Farinella, la VP di Graphic Medicine Italia Veronica Moretti, il Presidente Stefano Ratti, Brian Callender (Università di Chicago) e un sorridente Michael Green, autore del selfie di rito.