“La differenza invisibile”, Mademoiselle Caroline, Julie Dachez, Edizioni LSWR, 197 pagine a colori € 24,90
Marguerite è una giovane donna che all’apparenza non ha nulla che non va. Convive con il compagno, lavora per una grande azienda, frequenta le amiche. Eppure, spesso si sente a disagio nelle situazioni sociali, non capisce i doppi sensi e dice sempre la cosa sbagliata. Stanca di essere giudicata, decide di intraprendere un viaggio alla ricerca di sé stessa, che la porterà a dare un nome alla propria differenza: Sindrome di Asperger. Questa scoperta rappresenta un vero e proprio punto di svolta nella vita della protagonista e nel testo, contrassegnato dal passaggio dal bianco e nero ai colori. Ed è proprio il colore l’elemento utilizzato dall’illustratrice Mademoiselle Caroline per rendere con efficacia gli stati interni di Marguerite, alias Julie Dachez. L’eccesso di sensibilità ai rumori e il senso di affaticamento che ne deriva sono rappresentati dal colore rosso, che in alcuni casi avvolge la protagonista come un manto che la distanzia dal mondo esterno. Così come nel film: “Blue” di Derek Jarman, attraverso una rappresentazione monocromatica Mademoiselle Caroline riesce a rendere l’invisibile visibile. Un romanzo grafico da leggere soprattutto per chi soffre i vincoli normativi e vuole riconciliarsi con la propria unicità. La differenza, come scrive Dachez nella prefazione, è parte non del problema, ma della soluzione.