“Trentatré raggi ionizzanti”, Claudio Marinaccio, Feltrinelli Comics, 112 pagine in b/n e a colori, brossura € 16

“Una volta, dentro un bellissimo uovo di pasqua, avevo trovato una sorpresa di merda. Pensavo fosse la peggior sorpresa di pasqua di sempre. Mi sbagliavo… l’epirubicina stava facendo effetto. Avevo perso tutti i capelli, la barba e anche tutti i peli del corpo. Solo le sopracciglia resistevano, stoiche…”. È la sincerità la cifra di Claudio Marinaccio, autore unico di testi e disegni per “Trentatré raggi ionizzanti”. Ma è una sincerità filtrata attraverso fantasie ora lievi, ora spensierate, più spesso destabilizzanti: perché a scapito del titolo da “space opera” il volume scritto e disegnato da Marinaccio racconta la lotta tra l’autore torinese classe 1982 e un leiomiosarcoma, tumore dei tessuti molli raro, maligno e aggressivo. I “raggi ionizzanti”, ovviamente, sono quelli della radioterapia cui il narratore si sottopone per debellare il proprio male. Ma il libro mette in fila tutta l’esperienza della malattia, dai primi sintomi durante una partita di calcetto, agli esami, fino alle cure e al ritorno alla normalità. Il tutto, con un pizzico d’ironia ad alleggerire il carico.