“Barba: storia di come sono nato due volte”, Alec Trenta, Editori Laterza GLF, 2022, 217 pagine in b/n e a colori, brossura, € 18

“Barba: storia di come sono nato due volte”, Alec Trenta, Editori Laterza GLF, 2022, 217 pagine in b/n e a colori, brossura, € 18

“Pensavo di essere cleptomane e invece ero un bambino transgender. E forse, a saperlo, mi sarei risparmiato mille paranoie”. Attraverso queste mille paranoie, con pagine piene di poesia alternate a serissimi spiegoni (disforia e identità di genere, orientamento sessuale, uso dei pronomi, etc.) Ale, novello Goku, ci porta alla ricerca della sfera giusta per colmare il vuoto che si portava dietro fin da bambino, quando ancora era Lisa e non capiva perché dentro si sentisse un maschio e desiderava più di ogni altra cosa una bella barba folta che lo rendesse evidente anche al resto del mondo. Con ironia e leggerezza Trenta mostra che la strada per l’affermazione di genere non è lineare né tantomeno uguale per tutte le persone, e che forse l’ostacolo più grande è abbattere gli stereotipi radicati dentro ciascuno di noi e legittimarsi a essere se stessi in una società regolata dalla legge dell’ombrello (blu o rosa, senza sfumature o altre possibilità di scelta). Così, dopo un lungo percorso fatto di dubbi, paure, accettazione del proprio corpo e dei suoi cambiamenti, accompagnato dall’allegria della tigre Pablo, dalla dolcezza della madre, dall’ascolto paziente dello psicologo Damian e dall’amore di Camilla, Ale capisce che se forse il suo cane non lo riconoscerà più ora che puzza di testosterone, lui potrà comunque continuare a ballare Beyoncé chiuso in camera in mutande e starsene in panchina durante la partita di calcetto. Perché essere trans è solo una parte dell’essere Ale.

“Cancer Vixen: una storia vera d’amore e di vittoria”, Marisa Acocella Marchetto, Salani Editore, 2007, 212 pagine a colori, brossura, € 20

“Cancer Vixen: una storia vera d’amore e di vittoria”, Marisa Acocella Marchetto, Salani Editore, 2007, 212 pagine a colori, brossura, € 20

Come conciliare la vita mondana di una vignettista newyorkese super glamour, i preparativi
per il matrimonio e le cure per il cancro? Marisa Acocella ci lascia entrare nel suo mondo per
seguirne da vicino il percorso di cura, dalla diagnosi fino al lieto fine. Come tante donne,
Acocella si ritrova catapultata suo malgrado in un turbine di informazioni e terapie a cui
sottoporsi in un susseguirsi frenetico scandito da aghi (29 in tutto), nuove paia di scarpe e
nuances di rossetto, perché anche un pizzico di frivolezza può aiutare ad andare avanti con
la propria vita nonostante gli effetti collaterali dei trattamenti. Acocella non nasconde nulla e
mette sulla pagina, con grande sincerità e ironia, tutte le difficoltà a cui va incontro,
dall’assenza di assicurazione sanitaria (che negli Stati Uniti può fare la differenza tra la vita e
la morte), all’aumento di peso proprio prima delle nozze, passando per il terrore di perdere i
capelli, la menopausa precoce, il rapporto con gli operatori sanitari e la madre, il
confronto/scontro con le donne ancora giovani e sane. Un fumetto in cui la malattia è
esorcizzata attraverso la rappresentazione delle cellule cancerose come mostriciattoli
verdi particolarmente antipatici, che non riescono però a togliere a Marisa la voglia di vivere,
grazie anche all’incessante supporto di un nutrito gruppo di amici, dei colleghi e
dell’amorevole partner.

“Mom’s Cancer”, Brian Fies, Bottero Edizioni/Double Shot, 117 pagine a colori, brossurato, € 10

“Mom’s Cancer”, Brian Fies, Bottero Edizioni/Double Shot, 117 pagine a colori, brossurato, € 10

Fin dal titolo, “Mom’s Cancer” si rivela una potente combinazione di parole e immagini che unisce narrazione autobiografica, racconto umoristico e reportage giornalistico. Brian Fies decide coraggiosamente di raccontare la storia di come il cancro metastatico ai polmoni della madre sia stato affrontato dai membri della sua famiglia. Dapprima mette le sue tavole online, lavorando nell’anonimato, ma presto ottiene un tale successo di pubblico da essere premiato, l’anno successivo, con un Eisner Award come Miglior Fumetto Digitale. Fies decide così di passare alla forma cartacea e di uscire allo scoperto, per mostrare alle altre famiglie impegnate nella gestione quotidiana degli aspetti emotivi e pratici del cancro che non sono sole. E per aiutare i diversi professionisti con loro in contatto a immedesimarsi nei loro pazienti, a comprendere cosa significhi ricevere la diagnosi e far fronte agli effetti psicologici e sociali delle terapie. “Mom’s Cancer” tocca questi temi con uno stile ironico, a tratti metaforico, grazie al sapiente uso delle immagini. Un vero e proprio documentario di malattia, da leggere e guardare tutto d’un fiato.

“Le avventure della SMAgliante Ada”, AA.VV., Centro clinico NeMO/Famiglie SMA/Roche, 132 pagine a colori, distr. gratuita

“Le avventure della SMAgliante Ada”, AA.VV., Centro clinico NeMO/Famiglie SMA/Roche, 132 pagine a colori, distr. gratuita

Tre corposi volumi a colori, realizzati da un vero e proprio “Dream Team” del fumetto per ragazzi con talenti della scrittura e del disegno già collaudati su successi come “Topolino” e la serie di best-seller “Lyon”: è senza dubbio tra le più riuscite pubblicazioni didattiche mai realizzate questo dittico dedicato all’atrofia muscolare spinale, nota anche con l’acronimo inglese SMA. Data l’incidenza di questa patologia genetica rara sull’età pediatrica, il cuore della pubblicazione sono le avventure a fumetti di Ada, una cagnolina antropomorfa sempre pronta ad andare oltre i limiti imposti dalla sua patologia grazie al carattere indomito, alla sua carrozzina e all’aiuto di genitori, compagni di scuola e professionisti sanitari. L’influenza della “Casa del Topo” si fa sentire non solo nello scoppiettante impianto narrativo dei fumetti, ma anche nell’apparato redazionale, ampio, solido ed estremamente accurato: una mini-serie che dimostra la crescita della Graphic Medicine italiana. In distribuzione gratuita su www.smaglianteada.it.

Intervista all’autore Danilo Deninotti

“SuperSorda!”, Cece Bell, Piemme, 256 pagine a colori, € 16.50

“SuperSorda!”, Cece Bell, Piemme, 256 pagine a colori, € 16.50

Difficile restare impassibili di fronte alla storia di Cece. Sarà perchè a soli quattro anni la bambina/autrice perde l’udito a causa di una meningite, sarà perché i personaggi sono tutti coniglietti. Ad ogni modo SuperSorda! fa scoprire con ingenuità e colori brillanti una vita immersa nel silenzio. Cece descrive per “capitoli di infanzia” le sue diverse sensazioni e le nuove capacità scoperte con la sordità precoce. Il tutto accompagnato dal rapporto di amore/odio con il suo apparecchio acustico che riduce la disabilità della bambina – Cece riuscirà a seguire le lezioni delle maestre e le interazioni con le sue amiche) – e, al tempo stesso, la rende visibile – il dispositivo molto ingombrante spesso la fa sentire diversa e osservata. Questa storia alterna la fantasia alla realtà, dimostrando come la diversità possa diventare una risorsa, non solo per i più piccoli ma anche per un pubblico adulto.  Se ancora vi state domandando il perché di questo titolo, la risposta è presto detta: SuperSorda non è altro che l’alter ego di Cece, una supereroina che roteando gli auricolari dell’apparecchio acustico come un lazo, combatte diversi nemici (compagni di classe o professori scortesi)!

“La sostituta”, Sophie Adriansen & Mathou, Becco Giallo, 140 pagine a colori, €19,00

“La sostituta”, Sophie Adriansen & Mathou, Becco Giallo, 140 pagine a colori, €19,00

È risaputo che il momento del parto rappresenta un momento significativo nella vita della coppia, o della singola partoriente, che ha atteso nove mesi prima di poter incontrare il neonato. Tuttavia, meno noto (per pigrizia o per costrutti sociali) è quello che molte donne provano a seguito della gravidanza. La maternità attivamente desiderata viene infatti dipinta come un momento di felicità, perfetto adeguamento alla nuova situazione – fisica e psicologica – e innato spirito di cura; eppure, se consideriamo solo le statistiche ufficiali, più del 15% delle neomamme sperimenta la depressione post-partum. “La Sostituta” racconta appunto la storia di depressione post-parto di Marketa, rappresentante ideale della realtà di molte donne che indugiano nei compiti più pratici (allattare, cambiare i pannolini, tenere in braccio), che si sentono defraudate del proprio corpo, esauste dalle notti insonni, colpevoli di aver pensato che forse la vita prima della gravidanza era più semplice e sopraffatte dalle lacrime per non saper mai fare la cosa giusta. E allora cosa c’è di meglio di una sostituta perfetta che è in grado di compensare a tutte le mancanze, le fragilità, le paure?  La storia equilibrata, intelligente e concreta vuole rompere il silenzio rispetto ad un tema che attraversa molte storie di donne che spesso soffocano, per paura o per vergogna. 

“Come diventare superforti (e complicarsi la vita)”, Alison Bechdel, Rizzoli-Lizard, 240 pagine a colori, brossura, € 18,00

“Come diventare superforti (e complicarsi la vita)”, Alison Bechdel, Rizzoli-Lizard, 240 pagine a colori, brossura, € 18,00

Tenersi in forma. Una buona pratica per sfuggire al logorio del tran-tran quotidiano o un sintomo di un malessere latente? distintasi per la sua “Fun Home”, un’indagine a fumetti sull’omosessualità nascosta del padre, l’autrice azzarda una risposta in questo romanzo grafico. In realtà, l’ossessione per la “super-forza”, è un demone che nasconde infiniti rimossi: il senso d’inadeguatezza tipico di tutti gli artisti ansiosi di conferme, il culto per il “bel corpo” giunto alla sua forma più compiuta dalla metà degli Anni ’80 in poi, la volontà di controbilanciare gli effetti del superlavoro, dell’alcool, dei lutti e dell’inesorabile trascorrere del tempo… Bechdel affronta il tutto con un tratto minuzioso e piacevole e l’ironia e il disincanto dello storyteller dalla solida formazione letteraria. Quello che a prima vista potrebbe sembrare soltanto un frivolo divertissement sulla fitness si rivela così un riuscitissimo pamphlet sul senso della vita e sull’importanza del dolore in senso fisico e figurato.

“Da sola”, Percy Bertolini, Diabolo Edizioni, 192 pagine a colori, cartonato, € 21,85

“Da sola”, Percy Bertolini, Diabolo Edizioni, 192 pagine a colori, cartonato, € 21,85

Sembra presa dalle pagine dell’illuminante “Asylums” di Erving Goffman la trama dell’ultima opera di Percy Bertolini, autore classe 1988 di Ancona perennemente in bilico tra street art, pittura e fumetto. Al centro della scena, un personaggio indefinibile, senza nome, senza un genere definito e ricoperto di peluria rosa. Accalappiato dalle autorità della città all’inizio della storia, il “mostro” viene trascinato in una struttura ospedaliera per essere misurato, pesato, analizzato e in qualche maniera annientato. Il personaggio però si ribella e scappa, perdendosi per le via della città e dando inizio a una danza catartica, terapeutica e totalmente liberatoria… tra “super-eroi con super-problemi”, citazioni dai diari di Nižinskij e uno storytelling totalmente libero, un volume che è allo stesso tempo un viaggio raffinato nella psiche di un artista e una durissima presa di posizione contro tutte le istituzioni totali a includere quella che viene comunemente definita “normalità”.

“La mia ciclotimia ha la coda rossa”, Lou Loubie, ComicOut Edizioni, 128 pagine a colori, cartonato, € 18,90

“La mia ciclotimia ha la coda rossa”, Lou Loubie, ComicOut Edizioni, 128 pagine a colori, cartonato, € 18,90

L’autrice Lou Loubie decide di raccontarsi con questo coraggioso e spontaneo romanzo grafico descrivendo la sua esperienza personale con la ciclotimia, forma lieve di disturbo bipolare caratterizzata dall’alternarsi di periodi ipomaniacali e periodi di lieve depressione. In questa storia la volpe rappresenta la ciclotimia stessa che prova a prendere il controllo in maniera selvatica e apparentemente indomabile sull’andamento dell’umore della protagonista. L’incontro con un animale nel bosco può essere spaventoso e disorientante, ma come va se l’incontro avviene dentro noi stessi? Quali sono le regole di questa convivenza simbiotica? È possibile trovare un equilibrio che permetta di raggiungere una serenità personale? Le risposte a queste domande si trovano nella semplicità di un racconto autobiografico che si fa portavoce di una situazione molto comune e che spesso rimane ai margini della narrazione proprio in virtù dei suoi caratteri sfumati e non nettamente definiti. Questo romanzo grafico avvicina il lettore al mondo di chi convive con la ciclotimia con un intento divulgativo semplice e ottimista. La nuova edizione presenta inoltre pagine inedite con consigli inerenti al mondo del disturbo ciclotimico.

“Imparare a cadere”, Mikael Ross, Bao Publishing, 128 pagine a colori, cartonato € 19,00

“Imparare a cadere”, Mikael Ross, Bao Publishing, 128 pagine a colori, cartonato € 19,00

“Imparare a cadere” è un romanzo grafico sulla disabilità mentale, commissionato dalla comunità evangelica Neuerkerode per celebrare i centocinquant’anni di attività nell’ambito dell’assistenza all’integrazione per persone con disabilità mentali. L’autore Mikael Ross riesce, con questa storia a colori, ad andare oltre all’intento primario del progetto realizzando un’opera genuina ed emozionante che riesce a colpire grazie alla sua autenticità e alla sua delicatezza. Il protagonista del racconto, Noel, è costretto a lasciare Berlino e la sua quotidianità per iniziare un’avventura verso una nuova vita all’insegna della scoperta di una nuova normalità. Le persone, i luoghi, le situazioni e i sentimenti comuni diventano presto speciali grazie alla potenza comunicativa di una narrazione fresca e accattivante. Questa storia, accessibile a tutti, riesce in modo brillante e con ironia ad incantare come una favola su uno dei temi più centrali della disabilità e cioè l’integrazione, fuori dalla famiglia, di persone con diverse tipologie di disabilità mentale. Imparare a cadere, si sa, non è facile, ma è l’unico modo di crescere e affrontare le sfide tanto normali quanto faticose di tutti i giorni.