“Trentatré raggi ionizzanti”, Claudio Marinaccio, Feltrinelli Comics, 112 pagine in b/n e a colori, brossura € 16

“Trentatré raggi ionizzanti”, Claudio Marinaccio, Feltrinelli Comics, 112 pagine in b/n e a colori, brossura € 16

“Una volta, dentro un bellissimo uovo di pasqua, avevo trovato una sorpresa di merda. Pensavo fosse la peggior sorpresa di pasqua di sempre. Mi sbagliavo… l’epirubicina stava facendo effetto. Avevo perso tutti i capelli, la barba e anche tutti i peli del corpo. Solo le sopracciglia resistevano, stoiche…”. È la sincerità la cifra di Claudio Marinaccio, autore unico di testi e disegni per “Trentatré raggi ionizzanti”. Ma è una sincerità filtrata attraverso fantasie ora lievi, ora spensierate, più spesso destabilizzanti: perché a scapito del titolo da “space opera” il volume scritto e disegnato da Marinaccio racconta la lotta tra l’autore torinese classe 1982 e un leiomiosarcoma, tumore dei tessuti molli raro, maligno e aggressivo. I “raggi ionizzanti”, ovviamente, sono quelli della radioterapia cui il narratore si sottopone per debellare il proprio male. Ma il libro mette in fila tutta l’esperienza della malattia, dai primi sintomi durante una partita di calcetto, agli esami, fino alle cure e al ritorno alla normalità. Il tutto, con un pizzico d’ironia ad alleggerire il carico.

“Le piccole vittorie”, Ivon Roy, Edizioni White Star, 150 pagine a colori, brossura, € 16,90

“Le piccole vittorie”, Ivon Roy, Edizioni White Star, 150 pagine a colori, brossura, € 16,90

La nascita di un figlio è un evento meraviglioso e al tempo stesso spiazzante. Una creatura, una parte di sé che vive al di fuori di sé, è rivestita di aspettative, desideri, paure. Cosa accade quando quella creatura si discosta radicalmente da come l’avevamo immaginata? Yvon Roy narra il suo percorso di accettazione del figlio autistico a fumetti, concentrandosi sulle piccole vittorie quotidiane, che contrassegnano il tentativo di avvicinare due mondi apparentemente distanti. Il simbolismo consentito dal mezzo grafico aiuta a immedesimarsi con un padre in lotta con famigliari e professionisti per entrare in contatto con il figlio, a modo suo. Le immagini riescono a rendere visivamente gli stati emotivi del protagonista, la disperazione iniziale, poi lo spaesamento e la frustrazione, infine la serenità ritrovata. Un racconto commovente, capace di rappresentare le sfide che, come genitori, si è costretti ad affrontare per compiere il compito più difficile: amare il proprio figlio/la propria figlia in modo incondizionato.

“SuperSorda!”, Cece Bell, Piemme, 256 pagine a colori, € 16.50

“SuperSorda!”, Cece Bell, Piemme, 256 pagine a colori, € 16.50

Difficile restare impassibili di fronte alla storia di Cece. Sarà perchè a soli quattro anni la bambina/autrice perde l’udito a causa di una meningite, sarà perché i personaggi sono tutti coniglietti. Ad ogni modo SuperSorda! fa scoprire con ingenuità e colori brillanti una vita immersa nel silenzio. Cece descrive per “capitoli di infanzia” le sue diverse sensazioni e le nuove capacità scoperte con la sordità precoce. Il tutto accompagnato dal rapporto di amore/odio con il suo apparecchio acustico che riduce la disabilità della bambina – Cece riuscirà a seguire le lezioni delle maestre e le interazioni con le sue amiche) – e, al tempo stesso, la rende visibile – il dispositivo molto ingombrante spesso la fa sentire diversa e osservata. Questa storia alterna la fantasia alla realtà, dimostrando come la diversità possa diventare una risorsa, non solo per i più piccoli ma anche per un pubblico adulto.  Se ancora vi state domandando il perché di questo titolo, la risposta è presto detta: SuperSorda non è altro che l’alter ego di Cece, una supereroina che roteando gli auricolari dell’apparecchio acustico come un lazo, combatte diversi nemici (compagni di classe o professori scortesi)!

“La sostituta”, Sophie Adriansen & Mathou, Becco Giallo, 140 pagine a colori, €19,00

“La sostituta”, Sophie Adriansen & Mathou, Becco Giallo, 140 pagine a colori, €19,00

È risaputo che il momento del parto rappresenta un momento significativo nella vita della coppia, o della singola partoriente, che ha atteso nove mesi prima di poter incontrare il neonato. Tuttavia, meno noto (per pigrizia o per costrutti sociali) è quello che molte donne provano a seguito della gravidanza. La maternità attivamente desiderata viene infatti dipinta come un momento di felicità, perfetto adeguamento alla nuova situazione – fisica e psicologica – e innato spirito di cura; eppure, se consideriamo solo le statistiche ufficiali, più del 15% delle neomamme sperimenta la depressione post-partum. “La Sostituta” racconta appunto la storia di depressione post-parto di Marketa, rappresentante ideale della realtà di molte donne che indugiano nei compiti più pratici (allattare, cambiare i pannolini, tenere in braccio), che si sentono defraudate del proprio corpo, esauste dalle notti insonni, colpevoli di aver pensato che forse la vita prima della gravidanza era più semplice e sopraffatte dalle lacrime per non saper mai fare la cosa giusta. E allora cosa c’è di meglio di una sostituta perfetta che è in grado di compensare a tutte le mancanze, le fragilità, le paure?  La storia equilibrata, intelligente e concreta vuole rompere il silenzio rispetto ad un tema che attraversa molte storie di donne che spesso soffocano, per paura o per vergogna. 

“Come diventare superforti (e complicarsi la vita)”, Alison Bechdel, Rizzoli-Lizard, 240 pagine a colori, brossura, € 18,00

“Come diventare superforti (e complicarsi la vita)”, Alison Bechdel, Rizzoli-Lizard, 240 pagine a colori, brossura, € 18,00

Tenersi in forma. Una buona pratica per sfuggire al logorio del tran-tran quotidiano o un sintomo di un malessere latente? distintasi per la sua “Fun Home”, un’indagine a fumetti sull’omosessualità nascosta del padre, l’autrice azzarda una risposta in questo romanzo grafico. In realtà, l’ossessione per la “super-forza”, è un demone che nasconde infiniti rimossi: il senso d’inadeguatezza tipico di tutti gli artisti ansiosi di conferme, il culto per il “bel corpo” giunto alla sua forma più compiuta dalla metà degli Anni ’80 in poi, la volontà di controbilanciare gli effetti del superlavoro, dell’alcool, dei lutti e dell’inesorabile trascorrere del tempo… Bechdel affronta il tutto con un tratto minuzioso e piacevole e l’ironia e il disincanto dello storyteller dalla solida formazione letteraria. Quello che a prima vista potrebbe sembrare soltanto un frivolo divertissement sulla fitness si rivela così un riuscitissimo pamphlet sul senso della vita e sull’importanza del dolore in senso fisico e figurato.

“Da sola”, Percy Bertolini, Diabolo Edizioni, 192 pagine a colori, cartonato, € 21,85

“Da sola”, Percy Bertolini, Diabolo Edizioni, 192 pagine a colori, cartonato, € 21,85

Sembra presa dalle pagine dell’illuminante “Asylums” di Erving Goffman la trama dell’ultima opera di Percy Bertolini, autore classe 1988 di Ancona perennemente in bilico tra street art, pittura e fumetto. Al centro della scena, un personaggio indefinibile, senza nome, senza un genere definito e ricoperto di peluria rosa. Accalappiato dalle autorità della città all’inizio della storia, il “mostro” viene trascinato in una struttura ospedaliera per essere misurato, pesato, analizzato e in qualche maniera annientato. Il personaggio però si ribella e scappa, perdendosi per le via della città e dando inizio a una danza catartica, terapeutica e totalmente liberatoria… tra “super-eroi con super-problemi”, citazioni dai diari di Nižinskij e uno storytelling totalmente libero, un volume che è allo stesso tempo un viaggio raffinato nella psiche di un artista e una durissima presa di posizione contro tutte le istituzioni totali a includere quella che viene comunemente definita “normalità”.

“La mia ciclotimia ha la coda rossa”, Lou Loubie, ComicOut Edizioni, 128 pagine a colori, cartonato, € 18,90

“La mia ciclotimia ha la coda rossa”, Lou Loubie, ComicOut Edizioni, 128 pagine a colori, cartonato, € 18,90

L’autrice Lou Loubie decide di raccontarsi con questo coraggioso e spontaneo romanzo grafico descrivendo la sua esperienza personale con la ciclotimia, forma lieve di disturbo bipolare caratterizzata dall’alternarsi di periodi ipomaniacali e periodi di lieve depressione. In questa storia la volpe rappresenta la ciclotimia stessa che prova a prendere il controllo in maniera selvatica e apparentemente indomabile sull’andamento dell’umore della protagonista. L’incontro con un animale nel bosco può essere spaventoso e disorientante, ma come va se l’incontro avviene dentro noi stessi? Quali sono le regole di questa convivenza simbiotica? È possibile trovare un equilibrio che permetta di raggiungere una serenità personale? Le risposte a queste domande si trovano nella semplicità di un racconto autobiografico che si fa portavoce di una situazione molto comune e che spesso rimane ai margini della narrazione proprio in virtù dei suoi caratteri sfumati e non nettamente definiti. Questo romanzo grafico avvicina il lettore al mondo di chi convive con la ciclotimia con un intento divulgativo semplice e ottimista. La nuova edizione presenta inoltre pagine inedite con consigli inerenti al mondo del disturbo ciclotimico.

“Imparare a cadere”, Mikael Ross, Bao Publishing, 128 pagine a colori, cartonato € 19,00

“Imparare a cadere”, Mikael Ross, Bao Publishing, 128 pagine a colori, cartonato € 19,00

“Imparare a cadere” è un romanzo grafico sulla disabilità mentale, commissionato dalla comunità evangelica Neuerkerode per celebrare i centocinquant’anni di attività nell’ambito dell’assistenza all’integrazione per persone con disabilità mentali. L’autore Mikael Ross riesce, con questa storia a colori, ad andare oltre all’intento primario del progetto realizzando un’opera genuina ed emozionante che riesce a colpire grazie alla sua autenticità e alla sua delicatezza. Il protagonista del racconto, Noel, è costretto a lasciare Berlino e la sua quotidianità per iniziare un’avventura verso una nuova vita all’insegna della scoperta di una nuova normalità. Le persone, i luoghi, le situazioni e i sentimenti comuni diventano presto speciali grazie alla potenza comunicativa di una narrazione fresca e accattivante. Questa storia, accessibile a tutti, riesce in modo brillante e con ironia ad incantare come una favola su uno dei temi più centrali della disabilità e cioè l’integrazione, fuori dalla famiglia, di persone con diverse tipologie di disabilità mentale. Imparare a cadere, si sa, non è facile, ma è l’unico modo di crescere e affrontare le sfide tanto normali quanto faticose di tutti i giorni.

“Giù le zampe”, Gato Fernandez, ComicOut Edizioni, 112 pagine a colori, brossura, € 16,90

“Giù le zampe”, Gato Fernandez, ComicOut Edizioni, 112 pagine a colori, brossura, € 16,90

Quando il fumetto diventa terapia, arriva a trascendere i limiti del “genere”. Per esempio, a proposito di Graphic Journalism, quanti autori sarebbero capaci di vivere in prima persona traumi come la segregazione o l’abuso sessuale? È quasi insostenibile la lettura di “Il colpo dello scarafaggio” – questo, il titolo originale del fumetto scritto e disegnato dall’autrice argentina Gato Fernandez. Il ritratto di famiglia in un inferno che, come da inveterata tradizione del realismo magico, traduce vissuti troppo orribili da riprodurre direttamente su carta in metafore visive ora scioccanti, ora drammatiche, ora velate d’ironia. Come nell’indimenticabile “Eternauta” di Oesterheld e Solano Lopez, nel libro l’orrore s’incarna in un gigantesco insetto: come a dire che la violenza, la prevaricazione, l’abuso sono compiutamente rappresentabili solo attraverso il linguaggio degli archetipi. Ma come confessa l’autrice nella postfazione che conclude il volume, “il bisogno di parlare ad alta voce è ancora più forte di tutti i mostri, quelli che mi alitano sempre sul collo».

“Non è te che aspettavo”, Fabien Toulmé, Bao Publishing, 256 pagine a colori, cartonato, € 20,00

“Non è te che aspettavo”, Fabien Toulmé, Bao Publishing, 256 pagine a colori, cartonato, € 20,00

“Mongoloide”: lo stigma sociale associato alla trisomia 21, in un insulto che in altri tempi pesava quanto una sentenza. Le statistiche dicono che la sindrome di Down, in media, colpisce un bambino su oltre un migliaio. Ma a incidere sulle statistiche sono molte varianti: l’età della madre, l’essere portatori della traslocazione genetica associata alla malattia. O più semplicemente, il caso: quella “lotteria al contrario” che cambia per sempre la vita di Fabien e Patricia, protagonisti del fumetto d’esordio autobiografico del quarantaduenne autore unico di Orléans. La storia è quella di una famiglia e del difficile confronto di papà, mamma e primogenita con una sorellina down. Se il limite della storia è quello di un punto di vista tutto “al maschile”, il suo maggior pregio è quello dell’attenzione minuziosa ai dettagli, sia quelli scientifici, sia quelli aneddotici ed emotivi – forse, un portato della formazione prettamente scientifica dello sceneggiatore e disegnatore. Un toccante e ironico “diario di viaggio” nei territori sconosciuti di una patologia il cui lato più temibile sono i luoghi comuni.