“Il primo paziente”, Aa.Vv., Tunué, 2024, 136 pagine a colori, cartonato, € 19,90

“Il primo paziente”, Aa.Vv., Tunué, 2024, 136 pagine a colori, cartonato, € 19,90

La prima opera patrocinata dall’associazione culturale Graphic Medicine Italia è un lavoro unico nel suo genere che vuole dare voce, in modo plurale e sinergico, ad un atto di grande generosità per la formazione medica e la ricerca scientifica: la donazione del corpo alla scienza. Quest’opera collettiva, realizzata dagli artisti dell’Accademia di Belle Arti di Bologna (Vittoria Adorno, Davide Angelini, Giuseppe “GB” Balestra, Emilia Benedetti, Chiara De Martin, Federico Gaddi, Matilde Ganassi, Francesca Gulino, Paolo Ipsa, Laverve (Marco Libardi), Pastoraccia (Alessandro Pastore), Rachele Robotti e Nicole Tecchio, con il coordinamento e i contributi speciali di Francesco Maria Ghedini (ABABO) e Annalisa Plava (UNIBO) assieme ai curatori dell’Università di Bologna Stefano Ratti e Veronica Moretti e dell’Accademia di Belle Arti di Bologna Otto Gabos, Caterina Coluccio, Sara Colaone e Onofrio Catacchio racconta i diversi punti di vista dei protagonisti coinvolti nella donazione del corpo alla scienza. Con molteplici stili narrativi e grafici, tavole anatomiche psichedeliche, tra finzione e realtà storica, vengono esplorati i lati più personali e fondamentali del processo di donazione. L’opera, basata su oltre 50 interviste a studentesse, studenti di Medicina, donatori, donatrici e loro familiari, professioniste e professionisti sanitari ed esperte, esperti del settore, propone 7 storie a fumetti che, con un tocco innovativo e sempre rispettoso, esplorano tutte le diverse sfaccettature legate al primo paziente, il donatore del corpo alla scienza, senza il quale né la formazione anatomica e medica né lo sviluppo scientifico sarebbero possibili.
Il primo paziente-La donazione del corpo alla scienza in graphic novel è un viaggio delicato, introspettivo, visionario, umoristico e appassionante nel mondo della medicina tutta, dal suo passato al suo futuro, con i racconti più profondi e intimi di tutti i suoi protagonisti. Come forma di ringraziamento verso la generosità di questo gesto, le autrici, gli autori, le curatrici e i curatori hanno deciso di devolvere i proventi dei propri diritti d’autore relativi all’opera al progetto per la donazione del corpo alla scienza dell’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna.